Stadio Artemio Franchi: anche Todi in lizza per il suo restyling

artemio franchi

C’è anche Todi sul podio nella graduatoria finale riferita al progetto per il rinnovamento dello stadio Artemio Franchi di Firenze, sul quale continuano le discussioni, anche a distanza ormai di giorni da quella che è stata la proclamazione del vincitore per la realizzazione del restyling.

Erano otto i progetti finalisti selezionati dalla commissione internazionale che negli ultimi sei mesi ha lavorato per individuare il progetto migliore per la riqualificazione dello stadio Franchi e dell’area di Campo di Marte. Il progetto vincitore è quello realizzato dallo studio Arup.

Ovviamente in queste ultime ore si è parlato soprattutto del progetto realizzato da Arup Italia con capo progettista David Hirsch. Ma appunto sul podio, al terzo posto su 8 finalisti, si è classificato il team formato da Ipostudio Architetti,  Eutropia Architettura e Quattroterzi.

E proprio Quattroterzi vanta una forte presenza tuderte grazie all’architetto Giampiero Germino che, insieme a  Riccardo Leprai  e Alessandro Guidi, rispettivamente da Arezzo e Firenze, ha lavorato al progetto che è arrivato al terzo posto nella classifica finale, ma che è anche quello, secondo un sondaggio di Fiorentina.it, che ha avuto più consenso dall’opinione pubblica fiorentina: sarebbe stato quindi il preferito dalla cittadinanza.

Rispetto al progetto per l’Artemio Franchi, Quattroterzi ha avuto l’opportunità di affiancare Ipostudio e Eutropia Architettura nella progettazione e nella rappresentazione del progetto, in un articolato lavoro di squadra che ha quindi visto collaborare tre differenti generazioni di architetti.

“È una grande soddisfazione essere sul podio al 3’ posto tra i progetti selezionati dalla giuria”  spiegano i giovani architetti di Quattroterzi, che stanno incrementando la loro presenza nell’area toscana e umbra. “Come studio – descrivono –  facciamo base a Firenze dove siamo attivi anche in ambito Accademico, e poi ci muoviamo principalmente tra Arezzo, Firenze e Todi. Siamo al terzo anno di attività e, oltre alla progettazione canonica e alla rappresentazione dei progetti (render) anche per terzi, affianchiamo la fotografia architettonica e la partecipazione a numerosi concorsi, come quello per il museo Santuario Internazionale dei Mammiferi Marini Pelagos a Portoferraio, in cui ci siamo classificati secondi, sempre con Eutropia Architettura”.

“Un doveroso ringraziamento – concludono –  va da parte nostra a questi studi che vantano anni se non decenni di esperienza e che ci danno l’opportunità di partecipare a concorsi di progettazione altrimenti inaccessibili a noi giovani architetti”.

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